Nell’orto-giardino di Stefania quasi tutto è commestibile, ma mentre è facile piantare un pomodoro e poi mangiarlo è più complicato conoscere tutte le piante spontanee, le loro proprietà e qualità, e sapere se sono edibili o no.
Le piante spontanee si mischiano ovunque a quelle coltivate. Ortica, borragine, silene, cicerbita, equiseto, cardo del lanaiolo, centocchio, aglio triquetro, tarassaco, menta, melissa, consolida si uniscono in unico abbraccio con sedano, origano, salvia, rosmarino, ravanelli, biete, cipolle, fave, finocchi, piselli, pomodori, carciofi, fragole, zucche.
Ma quanto può produrre un orto così? Questa è la domanda che sorge spontanea tra chi è abituato a coltivare secondo tradizione, tra chi, seppure adottando tecniche assolutamente sostenibili e rispettose della terra, guarda all’orto come a un luogo deputato alla produzione di cibo in quantità.
Lascia un Commento
Vuoi partecipare alla discussione?Sentitevi liberi di contribuire!